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giovedì 13 gennaio 2022

Vellutata Speziata di Zucca, Carote e Funghi Chiodini


Cari amici devo dirvelo, io amo spassionatamente l'inverno. Quella voglia matta di cercare calore, di indossare maglioni di lana, di bere bevande calde. Eh si, mi starete giudicando alla grande, ma volete mettere un caldo abbraccio in una giornata fredda d'inverno, come scalda il cuore? Anche in cucina è lo stesso. Amo preparare dei comfort foods che ci scaldano l'anima. Oggi inizio col scrivervi una delle mie ricette preferite, che spesso mi preparo in questo periodo: " Vellutata di zucca e carote speziata, con funghi chiodini". Per fare una buona zuppa o vellutata alla base ci vuole del brodo. E io questa volta ho voluto utilizzare quello di Brodos Family.  Il brodo da sempre, è un alimento antico e ricco, fondamentale per il benessere della persona. Gli amici di Brodos, hanno semplicemente ripreso questa antica tradizione, ricreando un brodo a lenta cottura preparato con le ossa di animali del loro allevamento.  Le ossa seguono una cottura di circa 25 ore per estrarre al meglio tutti i nutrienti. Brodos è perfetto per una dieta ad intermittenza, detox oppure da bere in tazza o utilizzarlo in una ricetta come la mia .

Non ci credete? Dovete assolutamente provalo!


martedì 1 ottobre 2019

Vi Consiglio un Prodotto: Cacciucco, Zuppa Di Pesce bofrost*



Vi è mai capitato di ricevere all’ultimo minuto ospiti a casa e non avere niente da preparare in poco tempo? 
A me è successo, ma non mi sono persa d’animo, anzi, mi sono affidata alla mia scorta dei prodotti bofrost*.
Da quando ho scoperto questa marca non compro altro. Basta assaggiare i loro prodotti una sola volta per verificarne subito la qualità superiore. Le carni sode e polpose del pesce rivelano immediatamente la bontà di quello che si va a mangiare.
Il pesce in sé è davvero buono,  la ricetta è delicata e saporita. Non percepirete un sapore industriale, infatti non ci sono aggiunte di conservanti o aromi.
Grazie alla moderna "tecnologia del freddo" tutti i surgelati bofrost* raggiungono i -18°C nel più breve tempo possibile.
Questo velocissimo abbassamento di temperatura è il primo "segreto" della loro superiore bontà e qualità
La sicurezza bofrost* continua fino a casa tua, ben protetta nei loro furgoncini.
Perciò fare la spesa è molto semplice, ti colleghi al sito e scegli cosa vuoi avere in freezer dal dolce al salato, dalla colazione alla cena, veramente non ti delude mai.
L'altra sera avevo il pezzo forte, il " Cacciucco surgelato bofrost*".
Merluzzo, frutti di mare, seppie e gamberi insaporiti con pomodoro, cipolla, prezzemolo e vino bianco, con ben il 59% di pesce.
L'ho preparato in pochissimo tempo e l'ho servito con freselline integrali, prezzemolo fresco e olio extravergine d'oliva.  E' stata una grande vittoria.

lunedì 15 gennaio 2018

Patate, Riso e Cozze



Tutti amiamo la nostra terra,  tutti adoriamo i piatti della tradizione a tal punto da sostenere che  che la cucina della propria regione sia la migliore. Sarà veramente così?
Ecco perché nasce Cuochi d’Italia: la seconda stagione in onda da oggi, dal lunedì al venerdì alle 19:40 su TV8.
Una sfida culinaria capitanata dallo Chef Alessandro Borghese. Al suo fianco, nel ruolo di giudici, gli Chef Cristiano Tomei e Gennaro Esposito.
I concorrenti sono 20 cuochi professionisti – provenienti ciascuno da una diversa regione del Belpaese – che a colpi di piatti tipici e ingredienti tradizionali si contendono il titolo di Miglior Cuoco Regionale d’Italia. I sapori regionali sono una delle principali ricchezze del nostro Paese: un connubio di materie prime, lavorazioni e ricette che rendono unico, dal punto di vista gastronomico, ogni angolo d’Italia.
Io e la mia amica e collega Elena, il suo blog è "se questo è un uovo" ,abbiamo deciso di sfidarci anche noi a colpi di mestoli preparando a vicenda due ricette speciali della nostra terra. IO preparerò Patate, riso e Cozze, piatto tipico Barese, mentre si cimenterà con un must della cucina napoletana. Ne vedremo delle belle, due regioni che si sfidano con due piatti molto tradizionali, chi vincerà?

giovedì 19 ottobre 2017

Spaghetti alla Chitarra con Crema di Zucca e Porcini




Le stagioni sono un pò come gli amori, vanno e vengono, ti fanno star bene, ti fanno star male, ognuno ti dona qualcosa di speciale.
L'autunno è così, arriva frettoloso dopo l'estate per farti star bene, dopo la stagione calda, ti dona primizie speciali perfette per preparare il tuo comfort food.
I protagonisti di questi mesi sono la zucca e i funghi, che se sappiamo come usarli in cucina, formano una bellissima squadra. La zucca è un'ortaggio ricco di vitamine che troviamo sulle nostre tavole da Settembre a Dicembre. Le ricette da preparare sono davvero tante. La zucca si accompagna perfettamente con la pasta e con il riso, ed è anche perfetta come contorno per i secondi piatti.
Il periodo dell'anno per raccogliere i funghi, invece, varia a seconda del tipo di fungo. In linea di massima crescono da inizio luglio a fine ottobre.
"Porcino" è il nome popolare di alcune specie di funghi del genere Boletus. Sono i funghi più conosciuti, ricercati e commercializzati, grazie alla loro alta qualità. Il modo migliore è mangiarli crudi, ma non è da tutti.
Cosi con questi ingredienti ho preparato un primo piatto con i fiocchi, ho fatto cuocere la zucca per creare una crema dolce e ho fatto saltare i porcini con erbe aromatiche e olio extra vergine d'oliva dop.
Per due ingredienti così speciali e protagonisti di questa stagione, non potevo non utilizzare una pasta di qualità che risaltasse il tutto come: "Spaghetti alla Chitarra del Pastificio Gentile".

Il Pastificio Gentile, fondato nel 1876, è uno degli storici opifici artigianali di Gragnano della famiglia Zampino, che offre prodotti di alta qualità grazie all'utilizzo di semole pregiate ed essiccazione a bassa temperatura. 
Tutti i formati prodotti sono trafilati al bronzo, ma questa è un'altra storia e presto ve ne parlerò. Promesso.

lunedì 6 marzo 2017

Ziti alla Genovese



Salve cari amici, dopo alcuni giorni di silenzio, riesco finalmente a scrivervi questa ricetta per me molto cara: "la Genovese".
Credo che in Campania, dopo il ragù, venga prorpio lei, con quel gusto deciso e quell'odore forte.
Nonostante sia una  campana doc, non so bene l'origine del nome di questa pietanza e la sua storia. Così, pc e libri alla mano, mi sono messa a studiare per voi.
Le ipotesi sono due: chi sostiene che durante il  periodo aragonese, il porto pullulasse di bettole tenute da cuochi genovesi. Tra i piatti che venivano serviti, vi era una particolarissima pietanza, un sugo a base di cipolla e di un pezzo di carne intero detto "o tucc''. Il piatto si sarebbe chiamato "genovese", quindi, per l'origine di questi cuochi.
Una seconda ipotesi attribuisce la creazione della genovese alla genialità di un cuoco di una delle migliori trattorie di Napoli; il cuoco, napoletano al 100%, era però soprannominato 'o genoves', da cui il nome del piatto.
Ma approfondendo di più il tema ho scoperto che in un antichissimo libro di cucina napoletano in lingua latina, "Liber de coquina", vi è una ricetta a titolo "De tria ianuensis", tradotto in "La tria genovese". Con il termine tria sembrerebbe che all'epoca si intendesse la pasta. La ricetta poi parla di un sugo preparato con le cipolle e con la carne.
Indipendentemente dall'origine, questo piatto è uno dei miei preferiti, ma la ricetta mi è stata insegnata dal mio caro amico Chef Francesco Natale.
Insieme infatti abbiamo poi riportato questa pietanza diorigine napoletana in un panino.
Per questa ricetta non potevo no utilizzare la pasta del "Pastificio dei Campi" regalatomi dal grande Peppe Guida, una Stella Michelin, Chef dell''Antica Osteria Nonna Rosa di Vico Equense.
Siete pronti? La cottura è lunga, ma alla fine, sarete molto soddisfatti.

giovedì 31 marzo 2016

Polpette di Carne al Sugo alla Napoletana



La polpetta al sugo è un must della cucina tipica napoletana. "e purpette ca' sarza" per noi non è solo un piatto da cucinare per il pranzo o la cena, per noi è anche merenda, colazione, spuntino di mezzanotte. Non ditemi che da bambini, mentre vostra mamma preparava le polpette, qualunque sia stato l'orario, non ne rubavate un paio dalla pentola per mangiarle?! Io oggi lo faccio ancora, mia mamma non deve mai lasciare la pentola piena di polpette, le rubo!
Questa è la ricetta classica, quella che si prepara a napoli per la domenica o per il giovedi', classico giorno per questo piatto. Io preparo le polpette con abbondante sugo, cosi il giorno dopo lo utilizzo per condire gli gnocchi o le tagliatelle. Come ben sapete, la mia passione adesso sono i panini, percio' ho unito la ricetta classica napoletana al mio mondo, creando una versione molto streetfood di questo piatto.
La prepariamo insieme?

martedì 1 marzo 2016

Tagliatelle ai Funghi


Vi è mai capitato di conoscere una persona ,frequentarla e capire che avete sbagliato tutto? Cioè, mi spiego meglio, avete sbagliato a capire che alla fine lui non era la persona che vi immaginavate? Penso che sia successo un po a tutti. Mi ricordo di questo famoso week end in montagna: neve, amici, camino, baita, tanto vino e poi scopro che la persona che avevo al mio fianco, quella più simpatica, quella che mi versa il vino, quella che mi porta la colazione a letto, ha molte cose in comune con me, specialmente la voglia di innamorarsi dell'uomo giusto. Ebbene sì lui come me amava l'altro sesso, ma non lo ammetteva neanche a se stesso! Di quel week end tra amici, risate e tante chiacchiere l'unica cosa che mi fece impazzire, oltre alla mia grande scoperta, furono le tagliatelle ai funghi mangiate a pranzo in una baita molto carina, dove preparavano piatti a base di funghi e polenta. Oggi ho rifatto quel piatto, molto semplice ma perfetto per i pranzi o le cene invernali. Frequento ancora il mio "amico", ogni tanto si inventa relazioni fasulle con donne inesistenti...ma è così bello esser se stessi! Non capisco ancora il perché la gente debba nascondersi per paura dei provincialismi. L'amore è l'unica cosa che spesso ci fa sentire vivi e non importa che sia tra un uomo e una donna, tra due uomini o tra due donne, l'importante è che ci sia e che sia vero. Siate voi stessi, e cucinatevi queste tagliatelle, vi ritornerà il sorriso.





giovedì 25 febbraio 2016

Carciofi Ripieni della Nonna



Spesso mi capita di avere delle voglie come se fossi una donna incinta, non oso immaginare quando arriverà il giorno in cui lo sarò veramente, povero il mio compagno. Qualche giorno fa la nonna mi chiama e mi dice: "ti ricordi i miei carciofi imbottiti, li vorrei mangiare "
Io: "certo nonna e chi se li dimentica?!?" 
Appena attaccai il telefono, scesi di casa alla ricerca dei carciofi.
Questi carciofi sono davvero speciali, la ricetta è della mia nonna Pina, la nonna siciliana bravissima ai fornelli, lei mi ha insegnato tanto e questa è una delle tante ricette che ho "rubato" dalla sua magnifica cucina, ricca di colori e piena di racconti della sua gioventù. Ricordo che quando nonna li preparava, tutti correvamo a casa sua per mangiarli, con del pane sotto e il tutto accompagnato con il vino rosso di casa del nonno.
Sono passati molti anni, e purtroppo la nonna non cucina più come prima, e credetemi se vi dico che per me è un dispiacere immenso. Lei rendeva i piatti semplici, in piatti speciali.
Per preparare questi carciofi ho aspettato ben una settimana, perchè le "mammole" cosi si chiamano, sono difficili da reperire in alcuni periodi. Il carciofo Romanesco del Lazio IGP, o “mammola”, ha una forma sferica e compatta, è privo di spine, il sapore è dolce e gradevole e la sua grandezza lo rende adatto ad essere cucinato ripieno, proprio come la ricetta della mia nonna.
Si affaccia sui banchi del mercato dal mese di gennaio in poi e non possiamo non notarlo per la sua bellezza.

mercoledì 6 maggio 2015

I Pastarieddi: Bontà Sicule




Ci sono ricette che per capirle ed amarle bisogna viverle, questa di oggi è una di quelle ricette ricche di ricordi, tradizione e affetti familiari. Come ben sapete, ormai dai miei racconti, la mia nonna paterna è siciliana, per la precisione catanese, le mie origini quindi mi riportano nel profondo sud. Mia nonna insieme alla sua famiglia viveva in un piccolo paesino immerso nel verde tra alberi di arance e viti, Mazzarone. Qui abitano ancora i miei zii, Concetta, Pippo, la nonna Annetta, alla quale sono molto legata e le mie pazze cugine Marianna, Paola e Martina, anche se i chilometri che ci dividono sono tanti, riusciamo grazie all'affetto che ci lega, a mantenere un rapporto intenso cercando di vederci appena possibile, il tempo trascorso insieme è sempre caratterizzato da lunghe chiacchierate ricche di ricordi e dall'immancabile buona cucina.
Mia zia Concettina e la mamma, nonna annetta, sono due donne d'altri tempi, dedite alla famiglia al lavoro e alla cucina, come non amarle, loro spesso mi tramandano le ricette di famiglia, proprio come questa di oggi, un  piatti tipico del luogo i "Pastarieddi", un misto di carne di agnello e pollo insaporiti con aromi vari, noi li prepariamo tutto l'anno per le occasioni speciali oltre che a Pasqua.
Fidatevi se vi dico che uno tira l'altro!

lunedì 20 aprile 2015

Peperoni Cornetto Ripieni




Oggi vi propongo questa ricetta davvero gustosa, preparata con i peperoni a cornetto acquistati in un caratteristico mercatino nelle terre telesine.
Il sabato, quando il tempo lo permette, io e Paola, cerchiamo sempre nuovi posti da esplorare, dove poter mangiare bene e dove gustare prodotti tipici dei posti. Durante il nostro viaggio ci siamo fermate al mercato della frutta, un posticino molto particolare, qui i contadini della zona si riuniscono per vendere le primizie della loro terra. Noi non abbiamo resistito, e abbiamo acquistato zucche, melanzane ramate e i peperoni a cornetto, che si prestano benissimo con i ripieni.
A dire la verità, ho scelto quelli più grandi del cesto per facilitarne l'imbottitura.
Ho scelto per la farcia la carne macinata, per questo possono essere anche serviti come secondo piatto.

giovedì 12 giugno 2014

Salsa Aioli: una Ricetta tutta Spagnola


Era da tempo che Ornella mi chiedeva di preparare qualche ricetta spagnola, avendo vissuto diversi anni a Granada, nel sud della Spagna, ho avuto modo di carpire alcuni dei segreti della cucina iberica, così in occasione di una cenetta in giardino tra amici ho deciso di preparare l'Alioli, per accompagnare la carne alla brace e la tortilla di patate,  preparata per l'occasione. 
L'alioli (dal catalano all-i-oli che in castellano significa ajo y aceite) è una salsa tipica della gastronomia spagnola, formata da un emulsione di olio di oliva e aglio, nella sua versione originaria.
Di solito viene utilizzata come condimento di alcuni piatti, specialmente a base di pesce, o per accompagnare carne alla brace, patate e la tipica tortilla spagnola. Come per ogni piatto tradizionale, anche per l'alioli, esistono diverse ricette, e alcune prevedono l'aggiunta di altri ingredienti, come il latte o il prezzemolo.
La ricetta che vi propongo è la ricetta che mi diede qualche anno fa, quando ancora vivevo a Granada, il padre della mia amica e coinquilina spagnola Almudena, originaria di Alemeria. Questa ricetta, differisce dalla ricetta originaria principalmente dall'aggiunta del prezzemolo che le conferisce il colore verde.

venerdì 7 marzo 2014

Vellutata di Porri e Cavolfiore con Pane Croccante























Il modo migliore per rimettersi in forma, dopo cene, cenette, aperitivi e feste, è preparasi piatti genuini e piene di vitamine. Io mi rimetto in forma con le "vellutate di verdure". Si preparano in poco tempo e sono leggere. Mi diletto molto ultimamente nell'accostare insieme diverse verdure, per poter prepararne sempre qualcuna nuova. Inutile dirvi che l'inverno è la stagione del cavolfiore, da ottobre a Marzo possiamo trovarlo sempre. Oltre ad essere deliziosa, la vellutata di cavolfiore è salutare: i cavolfiori sono indicati se si è a dieta, perché contengono appena 25 kcal ogni 100 gr., quindi ti fanno sentire sazia senza appesantirti. Sono ricchi di vitamina C e antiossidanti, che ti proteggono dal raffreddore. Da quando poi ho scoperto il porro, beh non potevo non farla così: cavolfiore e porri. Inoltre, questa ricetta è molto vegan. 

mercoledì 11 dicembre 2013

Polipetti alla Mara




La  ricetta originale è conosciuta come i polipetti alla "luciana", chiamati cosi' in onore degli abitanti del quartiere S. Lucia di Napoli, un tempo  pescatori, ma questa che oggi vi vado a raccontare è la variante di mia madre, Mara, che aggiunge alla cottura capperi e olive nere. Un piatto  classico della cucina mediterranea, buonissimo, semplice e con  il sughetto si possono condire gli spaghetti il giorno dopo. Questa ricetta puo' essere un' altra idea per il Natale.
Non contiene glutine.
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