giovedì 25 febbraio 2016

Carciofi Ripieni della Nonna



Spesso mi capita di avere delle voglie come se fossi una donna incinta, non oso immaginare quando arriverà il giorno in cui lo sarò veramente, povero il mio compagno. Qualche giorno fa la nonna mi chiama e mi dice: "ti ricordi i miei carciofi imbottiti, li vorrei mangiare "
Io: "certo nonna e chi se li dimentica?!?" 
Appena attaccai il telefono, scesi di casa alla ricerca dei carciofi.
Questi carciofi sono davvero speciali, la ricetta è della mia nonna Pina, la nonna siciliana bravissima ai fornelli, lei mi ha insegnato tanto e questa è una delle tante ricette che ho "rubato" dalla sua magnifica cucina, ricca di colori e piena di racconti della sua gioventù. Ricordo che quando nonna li preparava, tutti correvamo a casa sua per mangiarli, con del pane sotto e il tutto accompagnato con il vino rosso di casa del nonno.
Sono passati molti anni, e purtroppo la nonna non cucina più come prima, e credetemi se vi dico che per me è un dispiacere immenso. Lei rendeva i piatti semplici, in piatti speciali.
Per preparare questi carciofi ho aspettato ben una settimana, perchè le "mammole" cosi si chiamano, sono difficili da reperire in alcuni periodi. Il carciofo Romanesco del Lazio IGP, o “mammola”, ha una forma sferica e compatta, è privo di spine, il sapore è dolce e gradevole e la sua grandezza lo rende adatto ad essere cucinato ripieno, proprio come la ricetta della mia nonna.
Si affaccia sui banchi del mercato dal mese di gennaio in poi e non possiamo non notarlo per la sua bellezza.

lunedì 22 febbraio 2016

Rose di Mele Annurche



Oggi volevo scrivervi qualcosa di diverso, ovvero una mia amica, che non faccio nomi, mi ha consigliato di riportare quelle che sono le mie disavventure "amorose" sul blog, cosi tra un'ingrediente ed un'altro dovrei parlarvi degli uomini.  Sono giorni che penso a questa cosa, ovvero a come rimediare a queste disavventure con una ricetta. Ma per me il modo migliore per riflette è: o partire alla scoperta di posti nuovi, ma adesso mi è assolutamente  impossibile, o è cucinare, cosa molto più fattibile, così ho preparato le rose di mela annurca. Questo dolce è perfetto per accompagnare il te del pomeriggio, veloce da preparare per una cena a sorpresa o nel mio caso ottimo per riflettere su certi "temi da affrontare". Poi diciamoci la verità: tutti abbiamo in casa delle mele e un rotolo di pasta sfoglia. Le mele annurche le amo particolarmente, non solo perchè sono originarie della mia terra: la Campania, ma le preferisco anche per il loro colore rosso, per la loro polpa succosa e perchè in cucina si prestano perfettamente per ricette sia dolci che salate. 
Comunque questo dolce semplicissimo, che profuma di infanzia, è così buono che non può essere "rovinato" da uno dei miei racconti assurdi sugli uomini, anzi queste rosette mi hanno fatto dimenticare per un momento questi piccoli incidenti di percorso. Preparatevi un te caldo oppure un bel caffè, chiamate la vostra amica del cuore e godetevi questo dolce, dimenticandovi di tutto il resto.

lunedì 15 febbraio 2016

Linguine con Pomodori Secchi e Tarallo "Nzogna e Pepe"








Non avevo mai capito il significato: "per me è stato come un uragano", pensandoci l'uragano è qualcosa che arriva all'improvviso e devasta tutto, cambia tutto, si riparte da zero e si ha una rinascita.... Ecco io adesso posso dire che ho superato l'uragano, la sofferenza, la paura e sto ritornando a vivere. Ci sono cose che non si possono spiegare, capire, uno le accetta e basta. Si ricomincia alla grande, perché questi sono i momenti che ti aiutano a crescere, che ti fanno affrontare al meglio certe paure.
No non sono depressa per il San Valentino passato da sola, perché già so che lo festeggerò l'anno prossimo (su di un'isola con un uomo al mio fianco e un bicchiere di Mojito in mano) sono una sognatrice positiva. Comunque ritornando alla mia nuova vita, una cosa che non cambierò mai o meglio non abbandonerò mai è la mia "cucina" e le mie ricette, perché quando una cosa è così importante nessun uragano o tempesta può portartela via. Mi ritrovo ad essere single, ma con una voglia matta di vivere nonostante tutto e di cucinare anche solo per me. Oggi ero sola, in tutti i sensi, tutti fuori  casa e mi sono dedicata un piatto, veloce ma davvero buono, con i pochi ingredienti che avevo a disposizione: "Linguine con Pomodori Secchi e Tarallo "Nzogna e Pepe".
Adesso vi racconto come l'ho preparato, però apritevi una bella bottiglia di vino e rilassatevi, cucinare per se stessi spesso aiuta a stare meglio.

martedì 9 febbraio 2016

Il Ragù, l'Oro di Napoli





Il Ragù non è una semplice salsa, il Ragù da noi, giù al "Sud" è un vero rito.
Esso è una delle colonne portanti della nostra cucina e della nostra cultura. Il Ragù regna in qualsiasi famiglia Campana, soprattutto in quella Napoletana, non  è domenica senza il Ragù, senza il profumo della salsa che invade la casa dalla mattina presto, senza scarpetta col pane cafone.
Il ragù richiede attenzione, tempo e dedizione, non si prepara in poco tempo e non si prepara mentre si fanno altre cose. Per essere perfetto, va guardato, va controllato.
Per ore e ore ancora va coccolato alla perfezione, alla fine vi ripagherà per tutto il tempo e per tutte le attenzioni che gli avete dedicato.
Esso si cucina molto lentamente, ci sono varie fasi, che se seguite alla lettera vi porteranno risultati strabilianti. La prima fase si "tira", poi si rosola, e poi nella terza deve "pippiare".  Appena pronto potrà condire la vostra pasta fatta in casa o la lasagna, perfetta per il periodo di Carnevale.
Le origini del Ragù??? Beh non ne sappiamo molto, ma di certo il nome deriva dalla parola francese "ragout" che tradotta significa: "pietanza che piace e che eccita l'appetito", direi termine perfetto per questa salsa davvero speciale.
Se non avete pazienza, o se la vostra giornata è quella "no", non preparate il ragù,  per una buona riuscita dedicate parte della vostra giornata, non ve ne pentirete.


lunedì 1 febbraio 2016

Rosette di Pane con Fonduta di Emmentaler DOP







Lo ammetto sono una fan sfegatata di Instagram e degli instagramers amanti del food, proprio come me. Perciò i miei momenti di relax tra un panino ed un'altro, navigo su questo social, e proprio qui un video tutorial mi ha "spinto" a preparare questa favolosa ricetta.
Questo è un piatto unico da preparare quando si ha poco tempo e poca voglia di cucinare. Le rosette di pane al forno sono una vera prelibatezza specialmente se le prepariamo con l'Emmentaler DOP. Questo formaggio, conosciuto come il Re dei formaggi Svizzeri con i buchi, si può acquistare a stadi di stagionatura diversi, in base alle preferenze e alle esigenze.  Ha un sapore davvero speciale, che riesce a rendere qualsiasi piatto davvero goloso. L’Emmentaler DOP si gusta di solito freddo, a pezzetti o a fette, ma si presta anche per la cucina calda. In questa ricetta, l'Emmentaler DOP si scioglie al forno creando una vera fonduta, che si amalgama perfettamente con l'uovo occhio di bue e la pancetta coppata.
Il piatto di oggi è perfetta per riciclare il pane del giorno prima, può essere preparato con qualsiasi salume se non vi piace la pancetta, come il prosciutto cotto e potete personalizzarla a vostro piacimento, parola di Ornella.

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