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mercoledì 6 marzo 2019

Polpette con il Ragù








Ci saranno mille ricette on line sulle polpette, ma alla fine ognuno le prepara come meglio crede. Se dobbiamo rispettare la tradizione, le polpette al ragù in molte parti della Campania, vengono prima fritte e poi cucinate nel sugo. Io da sempre non le friggo. Mamma le faceva cosi e io le ripropongo come lei me le ha insegnate. C'è da dire che questa ricetta si differenzia dalla classica polpetta napoletana, perchè quest'ultima oltre ad essere rigorosamente  fritta, viene amalgamata con pinoli e l'uvetta. Questa invece ha il classico impasto con uova, pane raffermo, parmigiano, sale e pepe. Infine tanto basilico fresco, ma dato che io sono una buongustaia spesso prima di servirle, grattugio su del parmigiano. Inutile dirvi che qui la scarpetta è d'obbligo. Mi ricordo che quando abitavo con i miei, la domenica mi svegliavo con l'odore della salsa e adoravo fare colazione con un pezzo di pane con il ragù e una polpetta, con le grida di mia madre chiaramente. 
Oggi le ho preparate per voi e per tutti i miei amici di Public. 
Per questo piatto ho utilizzato la passata Barilla che ho trovato nella mia Degustabox del mese. Se anche voi volete riceverla ad un prezzo conveniente vi lascio il mio codice sconto L18IE.






giovedì 25 febbraio 2016

Carciofi Ripieni della Nonna



Spesso mi capita di avere delle voglie come se fossi una donna incinta, non oso immaginare quando arriverà il giorno in cui lo sarò veramente, povero il mio compagno. Qualche giorno fa la nonna mi chiama e mi dice: "ti ricordi i miei carciofi imbottiti, li vorrei mangiare "
Io: "certo nonna e chi se li dimentica?!?" 
Appena attaccai il telefono, scesi di casa alla ricerca dei carciofi.
Questi carciofi sono davvero speciali, la ricetta è della mia nonna Pina, la nonna siciliana bravissima ai fornelli, lei mi ha insegnato tanto e questa è una delle tante ricette che ho "rubato" dalla sua magnifica cucina, ricca di colori e piena di racconti della sua gioventù. Ricordo che quando nonna li preparava, tutti correvamo a casa sua per mangiarli, con del pane sotto e il tutto accompagnato con il vino rosso di casa del nonno.
Sono passati molti anni, e purtroppo la nonna non cucina più come prima, e credetemi se vi dico che per me è un dispiacere immenso. Lei rendeva i piatti semplici, in piatti speciali.
Per preparare questi carciofi ho aspettato ben una settimana, perchè le "mammole" cosi si chiamano, sono difficili da reperire in alcuni periodi. Il carciofo Romanesco del Lazio IGP, o “mammola”, ha una forma sferica e compatta, è privo di spine, il sapore è dolce e gradevole e la sua grandezza lo rende adatto ad essere cucinato ripieno, proprio come la ricetta della mia nonna.
Si affaccia sui banchi del mercato dal mese di gennaio in poi e non possiamo non notarlo per la sua bellezza.

venerdì 4 settembre 2015

Cubotti di Mortadella Fritta Con Chutney di Prugne
















Oggi secondo il Calendario del cibo italiano è la Giornata Nazionale della Mortadella, ambasciatrice di oggi è la mia amica Francesca del blog: "Burro e Zucchero", e io non potevo non partecipare con questa ricetta.
Il Calendario del Cibo Italiano si propone di diffondere la cultura gastronomica dell'Italia tutta, attraverso il racconto dei nostri piatti tipici e dei nostri prodotti gastronomici.
Per 366 giorni e 52 settimane vi condurremo alla scoperta del meglio della tradizione gastronomica del nostro Paese, quella che tutto il mondo ci invidia.
L'Italia è l'Italia, nel bene e nel male, ma se c'è una cosa che dobbiamo assolutamente valorizzare e preservare è la nostra tradizione in cucina e, forse, potremmo sperare in una rinascita partendo proprio dalla nostra tavola.
 Rientrare dalle vacanze non è una cosa semplice! Diciamolo ci vorrebbe una vacanza dalla vacanza, che ci dia il tempo di riprenderci dal relax totale, dagli aperitivi al tramonto, dalle giornate in barca con i tuffi più buffi al mondo, dalle cene a base di pesce e fiano bianco freddo, dalle canzoni cantate a squarciagola risvegliandosi al mattino senza voce, dai sogni ad occhi aperti davanti al mare, alle birrette bevute in spiaggia per l'aperitivo, beh chi più ne ha più ne metta, io ho fatto questo è molto di più credetemi! Perciò rientrare e dormire 5 ore per prendere un treno che ti porta al "Norde" non è stata una cosa facile, ma ne è valsa assolutamente la pena specialmente perchè sono andata li per cucinare un piatto con la Mortadella Bologna IGP. La cosa che amo più di Bologna è la sua mortadella. La Mortadella Bologna IGP è un prodotto italiano riconosciuto nel mondo,  realizzato con carne di puro suino, finemente triturata, mescolata con lardo, leggermente aromatizzata con spezie, insaccata e cotta. Chi è che non ha mai fatto merenda con  la famosa rosetta calda e la mortadella tagliata sottile ???
Ebbene si sono stata ospite ad Expo presso Piazza Beretta 1812 con la “Giostra dei Sapori”: per un cooking show con una sfida a colpi di ricetta –rigorosamente a base di Mortadella Bologna IGP – tra il piatto della tradizione, interpretato dalla Cesarina di HomeFood, la bolognese Carmela Riccardi, e quello innovativo preparato da me.
Dopo tante risate, prove e preparazioni abbiamo fatto assaggiare le nostre ricette: la mia cara e simpatica amica Cesarina Carmela, ha preparato " Bologna in Rosa" un morbido abbraccio di  Mortadella Bologna IGP e la besciamella fatta in casa: una mousse di semplice preparazione ma di efficacia assicurata, da accompagnare alla più classica “crescente” bolognese. Qui al sud la mortadella viene mangiata a cubotti con limone pepe e sale oppure impanata e fritta. Io ho scelto la seconda opzione creando un simpatico finger food tutto estivo, utilizzando il sapore dolce delle prugne cotte e aromatizzate al rosmarino fresco e della cannella per un contrasto dolce salato davvero strepitoso per le nostre papille gustative: "Cubotti di Mortadella Fritta su Chutney di Prugne Aromatizzate al Rosmarino”.
Oggi vi scrivo la ricetta con la speranza che anche voi vi lecchiate i baffi e le dita proprio come i miei ospiti ad Expo .

mercoledì 13 maggio 2015

Cotoletta di Alici




Dovete sapere che da piccola quando sentivo la parola cotoletta spalancavo gli occhi dalla felicità.
In effetti chi è che non ama la cotoletta, solo un pazzo!
Cosi mia madre pur di farmi mangiare le alici, che da piccola non ne amavo il sapore, me le faceva a cotoletta e solo in questo modo riuscivo a finire il mio piatto.
Le alici a cotoletta sono un secondo piatto di mare davvero semplice da preparare e, ad oggi, sono tra i cibi che prediligo, costano poco e fanno benissimo.
La preparazione saporita permette anche ai più piccoli di mangiare questo piatto.


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