venerdì 27 aprile 2018

Vi Consiglio un Posto: "Josè Restaurant" Tenuta Villa Guerra





Capita spesso che, i miei amici e le persone che mi conoscono, affermino che il mio lavoro è speciale e che sono molto fortunata. Ebbene si, lo confermo ogni volta: il cibo è un tassello molto importante della mia vita.
Un piatto può raccontare molto e racchiude sempre una storia fantastica per il nostro palato e non solo.
Ma la mia fortuna più grande è avere la possibilità di conoscere le persone speciali che realizzano questi piatti e che riescono a farmi provare delle emozioni uniche e, aggiungerei, indelebili.
Una di queste è, senza dubbio, Domenico Iavarone.
 Lo chef è entrato nella mia vita qualche anno fa, e sin da subito i suoi piatti e il suo estro in cucina mi hanno incredibilmente incantato, tanto da rubarmi l'anima.
Ogni piatto di Domenico, si trasforma in una sempre nuova esperienza sensoriale.
 Volete sapere come ho conosciuto Domenico?
Qualche anno fa fui invitata ad un evento speciale, una cena a quattro mani in una location molto carina. Avevo già sentito parlare di un bravissimo e giovane chef stellato giù in costiera, ma non avevo avuto ancora il piacere di conoscerlo di persona. È bastato poco per innamorarmi della sua cucina, della sua simpatia travolgente e della sua umiltà. Ed è bastato poco per diventare subito amici.
Ho iniziato, poi, a seguirlo e “inseguirlo”in tutte le location che lo hanno ospitato.
Insieme abbiamo anche collaborato per casa Public, creando un panino unico.
Adoro il rapporto che si è instaurato tra di noi, c’è una grande stima reciproca. Quando ho delle insicurezze ai fornelli, mi basta una telefonata e Domenico ha sempre una soluzione.

venerdì 13 aprile 2018

Plumcake Salato con Cime di Rapa e Mozzarella






























Oggi vi voglio raccontare di come la vita a volte sia molto strana, ti porta sempre davanti ad un bivio e ti spinge a prendere delle decisioni. Le quali, spesso, non sono per niente facili e fanno paura. Così puoi fare solo due cose o buttarti e vivere questa nuova avventura, fregandotene e non sapendo cosa ti riserverà questa scelta, o stare fermi li, mentre la vita scorre, tutto va avanti e tu no. Per un periodo ho scelto quest'ultima, forse perché mi sembrava anche la più semplice, ferma immobile, chiusa ne l mio mondo e nella mia finta "serenità".  In effetti non volevo ammettere a me stessa che mi mancava qualcosa, cosi un bel giorno mi sono detta: "fanculo tutto, fanculo tutti, io mi alzo e percorro la mia strada, bella o brutta che sia". Infondo abbiamo una vita davanti , una sola per poterci provare. Questo vale un pò per tutti e anche un pò per tutte quelle situazioni che sembrano poi difficili.  Si, è vero , oggi mi sono svegliata un pò troppo razionale per i miei gusti, e mi andava di condividerlo con voi, infondo qui è un po un diario, scrivo ricette, racconto le tradizioni e i ricordi di famiglia e parlo di me stessa. 
Infondo per quanto puoi fare la parte della dura, alla fine il cuore o le emozioni vincono sempre. 
E poi, restando in tema di sentimentalismi, ci sono ricette uniche che non smetti mai di preparare o di scrivere perché ti fanno star bene o perché ti ricordano qualcuno. Ebbene si il "Plumcake salato" è una di quelle. Spesso mi ritrovo ad avere il frigo pieno di verdure di stagione, come bene sapete, sono le verdure che poi utilizzo in casa Public nei miei panini e per non buttarle o altro le utilizzo per delle ricette, spesso svuotafrigo.
Quella del plumcake mi è stata insegnata anni fa da un caro amico, una base perfetta per tante combinazioni di ingredienti. Perciò cari amici, tra un pensiero ed un altro, tra una decisione e l'altra, fatevi un bel regalo e preparatevi questa delizia salata. Io ho usato le cime di rapa, ce stanno quasi per finire, della mozzarella di bufala che non manca mai a casa mia e infine del salatino napoletano.



lunedì 9 aprile 2018

Vi Consiglio un posto: Locanda le Tre Sorelle


















Oggi vi parlo di Franca, Chef e proprietaria della Locanda "Le tre sorelle" sito a Casalvelino. Ho conosciuto questa donna magnifica qualche anno fa, grazie ai miei tour nel Cilento, organizzati in collaborazione con Dieta Del Cilento. Mi è bastato un attimo per capire che la sua cucina e sui piatti, erano davvero speciali. Franca intraprende questa nuova vita all'età di quarant'anni. Figlia di un pescatore, quindi predilige la cucina di pesce. Ha ricreato piatti davvero inimitabili. In ogni sua ricetta troverete l'amore per la terra e l'affetto verso il padre. 

mercoledì 4 aprile 2018

Vi Consiglio un Posto: "Corso Trieste Restaurant e le Cene Stellate"



























Un nuovo locale ha aperto le porte a Caserta, proprio al centro della città a due passi dalla Reggia, "Corso Trieste Restaurant"
All'epoca famosa galleria dello shopping casertano, oggi una location che abbraccia a 360 gradi la cucina. Bar caffetteria, zona aperitivo e degustazione e ristorante gourmet. Ancora in costruzione, invece la zona benessere che comprenderà una SPA con tutti i confort.
Qui ritroviamo alla guida del ristorante, il giovanissimo chef casertano Stefano Del vecchio, accompagnato e sostenuto dal suo amico Adriano di Silvio.
Classe 1988, Stefano vanta già molte esperienze significative, accanto a cuochi stellati come Salvatore Bianco, resident chef del ristorante il Comandante dell’Hotel Romeo di Napoli, e Vincenzo Guarino, di cui è stato sous chef in Toscana, presso il  ristorante il Pievano del Castello di Spaltenna.
Oggi Stefano è seguito da una brigata di 7 persone in un ristorante che non passa in osservato in una città come Caserta.
La scelta dell'arredamento e della mise en place è davvero favolosa, tutto segue uno stile davvero raffinato e molto coinvolgente.
Il ristorante è suddiviso in due sale che danno sulla magnifica cucina a vista. Qui potrete incantavi a vedere gli chef all'opera.
Io ho avuto modo di conoscere al meglio questa nuova realtà grazie all'evento a 4 mani sul tema dell'amicizia quella che lega Stefano e lo stellato Guarino.
Insieme hanno proposto un’interpretazione della cucina toscana rivisitata accanto ad alcuni piatti più campani.  Si è iniziato con un aperitivo composto e articolato, seguito da un antipasto firmato da Guarino, “Astice, cavolfiore e guancia di maialino". Vincenzo Guarino ha proposto poi anche un primo piatto: “Pasta mista con cacciucco, scampi e sifonata di carciofo arrostito”. Stefano in seconda battuta ha preparato dei “Tortelli ripieni di coniglio all’ischitana, melanzane e cialda al rosmarino e zenzero” e continuerà con un secondo, “Anatra, sedano rapa e patchoi”.
Per con eludere il pre-dessert  di Guarino: "Yogurt, cioccolato e lamponi” e il dessert ideato da Del Vecchio: “Fior di limone”. Mentre la pasticcera Rosalba Ricciardi ha preparato  le “Petit Fours”.

In abbinamento alla cena abbiamo degustato: un Metodo classico da Greco di Tufo, delle Cantine Di Marzo; Civico 44, un Asprinio del 2016 della Tenuta Fontana e, della stessa azienda, un Falerno del Massico del 2012; un Recioto della Valpolicella, di Giacomo Montresor.




Corso Trieste Restaurant
Corso Trieste, 74
Caserta
338 723 3959



Foto e Articolo di Ornella Buzzone 














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