lunedì 24 febbraio 2020

Bugie di Carnevale Ripiene di Confettura di Mele.






Che si chiamino chiacchiere, frappe o bugie, l'importante è che ci siano sulle nostre tavole durante il Carnevale.
Questo è un dolce molto antico, sono delle sfoglie friabili e fritte cosparse di zucchero  a velo amate da grandi e piccini. Famose in tutto lo stivale, vengono denominate  in diversi modi e vengono anche preparate con farciture diverse.
Le bugie ripiene sono una delle varianti più apprezzate dal pubblico dei golosi.
Il procedimento per realizzarle resta lo stesso, ma una volta steso l’impasto, va farcito come se si trattasse di ravioli, chiuso per bene e solo successivamente fritto.
Io, grande fan delle mele, le ho volute preparare in modo diverso quest'anno. Ho creato un cuore dolce di mele annurche, ma potete tranquillamente utilizzare qualsiasi confettura a piacere o addirittura la Nutella. 
Le bugie si conservano in contenitori ermetici, meglio se di vetro o di latta, per circa 5 giorni.
Le prepariamo insieme?


venerdì 7 febbraio 2020

Sfogliatella Frolla Napoletana




Svegliarsi presto la mattina per andare in un laboratorio a Napoli e scoprire la ricetta classica delle sfogliatelle, non capita tutti i giorni. Infatti, la settimana scorsa, dopo una semplice richiesta attraverso le stories di Instagram del mio account @ornyfattoincasaepiubuono: " Chi mi invia la ricetta originale napoletana delle sfogliatelle?", gli amici di Cuori di Sfogliatella di via Toledo, mi hanno invitata nel loro laboratorio. Qui, con l’aiuto del pasticcere Marco, ho provato a fare questo dolce tanto amato,  al sud quanto al nord.
Iniziamo col dire che questo dolce è nato in un convento e cresciuto proprio a via Toledo.  La leggenda narra che una suora, addetta alla cucina, le avanzò un po’ di semola nel latte. Così ebbe l'idea di aggiungere all'interno frutta secca, limoncello e zucchero e di avvolgere il tutto tra due sfoglie ammorbidite con lo strutto. Questo dolce venne subito commercializzato fino al  1818. Dopodiché, Pasquale Pintauro, entrò in possesso della ricetta. L'osteria che aveva in via Toledo si trasformò subito in pasticceria, tutt'ora esistente, apportando alla ricetta delle modifiche. Dalla forma con cappuccio creata dalle monache, diventò poi una vera conchiglia. Oggi esistono due versioni: la riccia e la frolla. Quest'ultima per me è davvero speciale e la desidero spesso. Adesso, posso dire di saperle fare anche io. Di seguito, vi lascio la ricetta per farle in casa ai vostri cari. Non è difficile, perciò mettevi all'opera.


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