venerdì 8 agosto 2025

Le melanzane sott’olio di nonna Pina: una ricetta, un gesto d’amore

 




Certe ricette non sono solo una questione di sapore. Sono ricordi, mani intrecciate, risate condivise e piccoli gesti quotidiani che diventano eterni.

Le melanzane sott’olio di nonna Pina non erano solo una conserva estiva: erano un modo per tenere viva la famiglia, per prendersi cura degli altri, anche quando l’estate era finita da un pezzo.

Lei e nonno Pasquale, sposati per una vita intera, erano una squadra in cucina. Insieme impastavano pizze, facevano lievitare pani profumati, cucinavano la pasta e – soprattutto – preparavano le conserve. L’estate, per loro, era un momento idilliaco, fatto di giornate lente e laboriose, ma sempre condivise. Preparare insieme non era solo un’abitudine: era un linguaggio d’amore. Un modo per dire "ci sono", "ti voglio bene", senza bisogno di troppe parole.


Ogni anno, tra agosto e settembre, andavano al mercato o dai contadini vicino casa. Cercavano solo le migliori: le melanzane lunghe, nere, paesane, di quelle che al taglio sembrano quasi brillare. Le sceglievano con cura, con lo stesso occhio con cui si scelgono i regali importanti, perché di questo si trattava: di un dono da fare a tutta la famiglia.

Le melanzane venivano lavate, tagliate, messe sotto sale, poi condite con aglio, peperoncino, origano e infine adagiate con amore nei vasetti, coperte da olio buono. Non era solo una ricetta: era un rito. Una promessa fatta in cucina che diceva: “A dicembre, a gennaio, a marzo… ci saranno ancora un po’ di estate sulla tavola”.

Oggi, anche se nonna Pina non c’è più, ogni volta che apro un vasetto delle sue melanzane sento di riaprire anche quei pomeriggi d’estate in cui lei e nonno si muovevano in cucina, tra un sorriso e un battibecco, tra una risata e un "passami il barattolo".

E se è vero che la cucina è il cuore della casa, allora quelle conserve erano il battito più forte.

Più che una ricetta, le sue melanzane sott’olio erano un gesto d’amore. Un modo per far durare l’estate anche in inverno, e per dire: “Vi penso, anche quando non ci sono”.




La ricetta di nonna Pina


(melanzane sott’olio paesane, come si facevano una volta)


 Ingredienti:


  •  3 kg di melanzane lunghe, nere e sode
  •  1 litro di aceto di vino bianco
  •  1 litro d’acqua
  •  Sale grosso q.b.
  •  Aglio (diviso a spicchi)
  •  Peperoncino secco o fresco (a piacere)
  •  Origano secco
  •  Olio extravergine d’oliva (quanto basta per coprire)
  •  Vasetti sterilizzati con coperchio ermetico


Procedimento:


1. Pulizia e taglio

Lavare bene le melanzane e sbucciarle. Tagliarle a fetta larga, come faceva nonna Pina, né troppo sottili né troppo spesse.


2. Sotto sale

Disporre le melanzane a strati in uno scolapasta, cospargendo ogni strato con abbondante sale grosso. Coprire con un piatto e mettere un peso sopra. Lasciarle spurgare per almeno 24 ore (meglio se 36), così da eliminare l’acqua amara di vegetazione.


3. Cottura in aceto e acqua

In una pentola portare a ebollizione l’aceto e l’acqua in parti uguali. Tuffarci dentro le melanzane ben strizzate. Farle bollire per 2-3 minuti, poi scolarle e farle asciugare completamente su un canovaccio pulito, anche per qualche ora.


4. Condimento

Una volta asciutte, condirle in una ciotola con aglio a fettine, peperoncino e origano. Mescolare bene per distribuire gli aromi.


5. Invasamento

Riempire i vasetti sterilizzati con le melanzane, pressandole bene. Coprire completamente con olio extravergine d’oliva, avendo cura che non restino bolle d’aria. Aggiungere altro olio se necessario, anche nei giorni successivi, affinché restino sempre coperte.


6. Riposo e conservazione

Chiudere bene i vasetti e bolliteli. Conservare in luogo fresco, asciutto e lontano dalla luce. Dopo almeno 2 settimane, le melanzane saranno pronte per essere gustate… ma quelle di nonna Pina diventavano ancora più buone col passare dei mesi.



Buon Appetito 

Ornella







F T P I G

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