Oggi vi voglio raccontare di una magnifica esperienza alla quale abbiamo partecipato io e le mie amiche: "Seminare il futuro". E' stata un'occasione per trascorrere una domenica diversa, all'insegna del bio, nell'ambito di una festa che viene organizzata in tutta italia da 4 anni consecutivi. Sono state 38 le aziende agricole che hanno aperto le loro porte in tutta italia, per sensibilizzare l'attenzione sull'agricoltura biologica e biodinamica, libera da ogm.
La manifestazione ha preso vita in Svizzera nel 2006 e si è diffusa in Italia nel 2011, grazie alle aziende "Naturasi e Cuorebio".
Insieme ad altre 250 persone,siamo state ospitate dalla
fattoria biologica "la Colombaia", che si trova a Capua, in provincia
di Caserta e che, in contemporanea con le altre aziende agricole del nord e del
sud, ci ha permesso di seminare a mano cereali con grandi e piccini,
riproponendo un gesto tanto antico, quanto simbolico.
Siamo state accolte dal sig.re Enrico, fondatore della fattoria, il quale, prima di portarci sui campi, ci ha spiegato che la qualità di un prodotto inizia proprio dalla semina e che, attraverso il metodo biodinamico, rispettoso dei ritmi della terra e della natura, che si serve del sole e dell'acqua e non ricorre ad o.g.m., la crescita delle piante diviene più armonica e i frutti maturano in modo naturale, conservando il loro sapore caratteristico, cosa ormai assai rara.
Siamo state accolte dal sig.re Enrico, fondatore della fattoria, il quale, prima di portarci sui campi, ci ha spiegato che la qualità di un prodotto inizia proprio dalla semina e che, attraverso il metodo biodinamico, rispettoso dei ritmi della terra e della natura, che si serve del sole e dell'acqua e non ricorre ad o.g.m., la crescita delle piante diviene più armonica e i frutti maturano in modo naturale, conservando il loro sapore caratteristico, cosa ormai assai rara.
Dopo questa importante spiegazione e un confronto sui temi della sostenibilità ambientale ci è stata offerta una ricca colazione, a base di prodotti della terra, comprensiva di frutta, ma anche di crostate, marmellate, miele, biscotti.
Dirigendoci, subito dopo, verso i campi per la semina, abbiamo attraversato svariate coltivazioni, di fragole, meloni, pomodori cherry, lattughe, rucola, cavolo rapa, insalatine da taglio: tutti questi prodotti sono ottenuti sia coltivando in pieno campo che in ambiente protetto, nel rispetto assoluto della stagionalità delle colture, con tecniche agronomiche che mirano a preservare l’ambiente ed il suolo di coltivazione.
Arrivate sulla nostra zolla di terra (sì,
"nostra", perchè potremo visitarla durante l'anno, monitorando la
crescita del grano), ci siamo divisi in due gruppi e, dopo aver ritirato il
nostro sacchetto di grano, ci siamo posizionate alle due estremità del campo:
da lì è partito il gesto della semina, il famoso "ventaglio", con cui
si affida il seme alla terra, che abbiamo ringraziato perchè fonte di vita e di
sostentamento, un momento bellissimo di incontro tra l'uomo e la natura.
Ornella e Paola
Un ringraziamento speciale va a Rosa e Donatella che hanno voluto condividere con noi questa giornata a contatto con la natura.
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